Sucania è il nome di una bambina del lontano oriente. E' il segno che i soci fondatori di una associazione orientata verso i problemi dei rapporti con il terzo mondo, hanno voluto dare alla loro iniziativa. Alcuni venivano da esperienze in paesi del Centro-America, soprattutto dal Nicaragua al tempo della aggressione americana. Altri avevano radici in quell’area della sinistra italiana che non fa capo a nessun partito che trova e da energia ad una stampa indipendente, ad organismi di solidarietà, di cooperazione internazionale. In tutti il rifiuto dell'ingiusta spartizione tra paesi ricchi e paesi poveri e la chiara consapevolezza che la responsabilità dell'ingiustizia sta nello sfrenato modello di accumulazione capitalistica, nello sfruttamento operato nei confronti dei paesi deboli; la consapevolezza che se le armi sono lo strumento militare di repressione, le multinazionali sono il "braccio civile" della stessa oppressione.
Oggi SUCANIA è un’associazione iscritta all’albo regionale del volontariato, una Onlus, ma l’attività di promozione del commercio equo e solidale è realizzata senza nessuna esenzione, nel pieno rispetto di tutte le regole commerciali e fiscali, per dimostrare che un commercio “equo” è possibile.
La Storia
L’associazione nacque il 16 maggio del 1989 e la cooperazione, si svolgeva su due piani:
1. con la progettazione e realizzazione di progetti nei Paesi in via di Sviluppo
2. mediante un impegno in Italia organizzato nei settori della formazione, dell'informazione, dell'educazione allo sviluppo.
Tra le attività dell’associazione, a partire dal 1993, ha assunto un ruolo importante il Commercio equo e solidale. L’associazione ha promosso l’apertura di una “bottega del mondo” che propone prodotti alimentari ed artigianali provenienti dai paesi del Sud del mondo e prodotti nel rispetto della dignità del lavoro, con aiuti alla cooperazione ed alla formazione professionale, con una remunerazione equa per i produttori. Scopo del commercio equo è quello di fornire concrete possibilità di sviluppo ai produttori dei paesi del Sud del mondo e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle politiche delle multinazionali e di molti Stati del mondo sviluppato che hanno effetti devastanti per le economie di quei paesi. Il commercio equo e solidale si ispira al rispetto della natura ed alla produzione biologica in campo alimentare.
La definizione di Commercio Equo e Solidale
La definizione dell'IFAT (International Fair Trade Association).
UNA NUOVA FORMA DI COOPERAZIONE
Il commercio equo e solidale è una partnership economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale.
Il commercio equo contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l’offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti dei produttori marginalizzati dal mercato e dei lavoratori, specialmente nel Sud del mondo.
Le organizzazioni di commercio equo, supportate dai consumatori, sono coinvolte attivamente nell’assistenza tecnica dei produttori, nell’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni e nello sviluppo di campagne volte al cambiamento delle regole e delle pratiche del commercio internazionale.
Le linee guida del commercio equo sono:
- garantire ai piccoli produttori nel sud del mondo, un accesso diretto e sostenibile al mercato, al fine di favorire il passaggio dalla precarietà ad una situazione di autosufficienza economica e di rispetto dei diritti umani;
- rafforzare il ruolo dei produttori e dei lavoratori come primari "stakeholders" (portatori di interesse) nelle organizzazioni in cui operano;
- agire ad ampio raggio, anche a livello politico e culturale, per raggiungere una maggiore equità nelle regole e nelle pratiche del commercio internazionale.
Le organizzazioni che operano per un commercio equo e solidale sono accreditate a livello mondiale da IFAT, la federazione mondiale del commercio equo e solidale che definisce gli standard che gli operatori di commercio equo accreditati sono vincolati a rispettare, in un’ottica di verifica del corretto operato di tali organizzazioni e di trasparenza verso i consumatori e gli altri interlocutori.
I criteri del Commercio Equo e Solidale
Ecco i requisiti e criteri generali con cui opera un'organizzazione di commercio equo e solidale.
- Le organizzazioni perseguono come finalità il sostegno a produttori economicamente svantaggiati e favoriscono un accesso sostenibile al mercato permettendo loro di passare da una posizione di povertà e vulnerabilità ed una maggiore sicurezza, sostenibilità e dignità.
- Le organizzazioni sono trasparenti nella gestione e nelel relazioni commerciali e trattano in modo equo e rispettoso i propri partner. Ogni organizzazione individia adeguati sistemi di partecipazione per coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali e diffondere informazioni a tutti i partner.
- Le organizzazioni si impegnano a sviluppare le capacità dei produttori, fornendo un supporto adeguato e garantendo continuità nelle relazioni commerciali. Ogni organizzazione si assume la responsabilità di sviluppare le capacità gestionali dei produttori e di ampliare il loro accesso ai mercati. Ogni organizzazione offre opportunità di formazione ai lavoratori.
- Le organizzazioni diffondono informazioni sugli obiettivi del commercio equo e solidale. La pubblicità e le tecniche di marketing utilizzate devono essere trasparenti ed oneste. Ogni organizzazione si impegna a fornire i più alti standard qualitativi per i prodotti e per il confezionamento degli stessi.
- E' considerato equo un prezzo concordato tra le parti tramite il dialogo e la partecipazione, che garantisca una retribuzione equa per i produttori ma allo stesso tempo sia sostenibile dal mercato. laddove esistono prezzi equi minimi (fair trade minimum price) stabiliti a livello internazionale, questi sono rispettati. Gli importatori garantiscono ai propri produttori partner il prefinanziamento della produzione e il pagamento tempestivo.
- Le organizzazioni forniscono allo stesso modo a donne e uomini le opportunità per sviluppare le loro capacità. Ogni organizzazione è attenta alle particolari condizioni di salute e alle esigenze di sicurezza delle donne durante la gravidanza e l'allattamento.
- Le organizzazioni forniscono allo stesso modo a donne e uomini le opportunità per sviluppare le loro capacità. Ogni organizzazione è attenta alle particolari condizioni di salute e alle esigenze di sicurezza delle donne durante la gravidanza e l'allattamento.
- Le organizzazioni si impegnano a promuovere un ambiente lavorativo sicuro e salutare per i produttori, con acqua potabile, adeguatge strutture igieniche e accesso all'assistenza medica di base.
- Le organizzazioni e i loro membri rispettano la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, nonché le leggi e le norme sociali legate al contesto locale.
- Ogni organizzazione massimizza l'uso delle materie prime derivanti da fonti gestite in modo sostenibile, possibilmente acquisendole localmente. Si utilizzano inoltre, laddove possibile, materiali riciclabili o facilmente biodegradabili per confezionare/imballare i prodotti.
Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito: sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it
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