Virgin Radio '70

La mia libreria

giovedì 28 dicembre 2006

Spazzolini da denti


Spazzolini da denti per una coppia...

Concorso del giorno:
voi al vostro partner dareste lo spazzolino del sesso corrispondente o opposto??

Tappetino per il mouse


Il mio nuovo tappetino per il mouse...
veramente comodo e rilassante... sbav

giovedì 30 novembre 2006

Riflessione di dj_vanquish da Reggio Calabria

"Tuttavia ancora non si è capita l'origine dello scorreggio: non è infatti possibile dire se esso è un fenomeno (in quanto puzza) o noumeno (in quanto non è visibile)."
dj_vanquish da Reggio Calabria

venerdì 24 novembre 2006

domenica 19 novembre 2006

Boicotta la Chiquita


· CHIQUITA: controlla il 25% del mercato mondiale della banana (provenienza Centro America e Ecuador).
La multinazionale è nota per gli attacchi all'ambiente, per la repressione sindacale, per i maltrattamenti dei braccianti, ma soprattutto per la sua aggressività in ambito politico in quanto tiene i governi dei paesi dove ha le sue piantagioni rigidamente sotto controllo. Nel 1953, quando Jacobo Gurmar, presidente del Guatemala, decise di varare una riforma agraria che danneggiava Chiquita, venne fatto fuori da un colpo di stato che tutti imputavano alla regia di Chiquita.
Chiquita ha approfittato dei danni provocati dall' uragano Mitch,
abbattutosi in America centrale nel 1998, per ricattare i lavoratori con la minaccia della non riapertura delle piantagioni danneggiate e per revocare diritti sindacali ed economici che erano già stati conquistati.
Fonti sindacali rivelano che nelle piantagioni Chiquita si usano pesticidi che l'organizzazione mondiale della sanità classifica come molto pericolosi.
Inoltre il sindacato asserisce che certi pesticidi sono erogati con aerei,
addirittura mentre c'è gente che lavora in piantagione.

Per approffondimenti cliccare sul titolo del Post.

oppure: http://www.altreconomia.it/

Quanto costa una banana?

http://www.campagne.unimondo.org/banane/campagna_chiquita.html

Super Size Menù


SUPER SIZE ME

Un film/documentario divertente ed interessante che narrà le vicissitudini di un cittadino americano che vuole verificare su se stesso l'effetto che ha sul suo corpo affidare completamente per un mese la propria alimentazione nelle mani di Mc Donald's.

10 kg in più e delle analisi cliniche che lasciano sconcertati i medici che seguivano il protagonista dall'inizio del mese di Mc alimentazione (fegato, pancreas, milza in crisi).

Nello stesso film ci sono molte info sulla situazione dell'alimentazione industriale e dell'"epidemia" di obesità negli USA. Immagini sconcertanti, ma vere.

Nella logica del profitto e nella cecità del capitalismo la logica del "arricchirmi tutto e subito" è quella che sottende, come poteva essere il contrario, anche l'industria alimentare. Quindi per loro riempirci con mega porzioni per qualche centesimo in più diventa l'agognato profitto mentre per il consumatore diventa un grave problema di salute.

Un film da vedere!


Per approffondimenti cliccare sul titolo del post...

oppure:


http://www.cinemavvenire.it/articoli.asp?IDartic=3499

http://www.cinemavvenire.it/articoli.asp?IDartic=2589

Coca-Cola, anche da morto

La fotografia è stata messa in Rete da una stazione radio con base a Londra. Nella didascalia si legge:

" Una bara Coca-Cola. Località Teshie, alla periferia di Accra (Ghana): Giovani carpentieri aprono una bara con la forma di una bottiglia di Coca-Cola"

Boicotta il McDonald's

In Italia la "multinazionale del panino" è presente da 15 anni ed è leader del settore con l'acquisizione nel 1996 del concorrente Burghy: 243 ristoranti in piena attività, un fatturato di 350 milioni di euro nel 1999 con 12.000 dipendenti. "Pensare globalmente, agire localmente; non si può gestire una catena mondiale in modo centralizzato". Ecco il vangelo di Jack Greengerg, boss del gruppo e regista della strategia McDonald's. Ogni anno la McDonald's spende 1,8 miliardi di dollariin pubblicità e promozioni commerciali per dimostrare al pubblico che è un'impresa impegnata nei problemi sociali ed ambientali. Sostiene nella sua "Guida Nutrizionale" che l'alimentazione fast-food è sana e nutriente, senza mettere in evidenza come essa sia ricca di grassi e zuccheri e carente in fibre, vitamine e sali minerali. La carne che viene utilizzata è prodotta in allevamenti intensivi con grossa sofferenza degli animali. Per dare spazio agli allevamenti di bestiame la McDonald's ha ammesso di avere deforestato ampie zone tropicali e di aver utilizzato sostanze chimiche in dosi massiccie (20 tipi diversi di prodotti chimici) per la moderna agricoltura intensiva (fonte: London Greenpeace Group e Boicotta McDonald's Home Page).
I lavoratori ricevono salari bassi, non vengono retribuiti gli straordinari e gli incidenti sul lavoro (ustioni) sono numerosi, tutto ciò a causa della carenza di personale e della necessità di lavorare in fretta. Non va meglio ai lavoratori McDonald's in Italia: gli impiegati sono costretti a mansioni non previste dal contratto d'assunzione, come la pulizia di pozzetti di scarico e di bagni, subiscono trasferimenti di sede senza preavviso, lavorano per ore di straordinario mai pagate come tali (fonte: Liberazione 30/09/2000).
McDonald's è stata recentemente condannata dalla Corte Suprema della California a pagare una multa di 8,5 milioni di dollari per l'uso di grassi insaturi nella frittura delle patatine (fonte: Altreconomia n. 61 maggio 2005).
Un sondaggio indipendente della britannica GmiPoll ha fatto emergere che la McDonald's si trova tra le multinazionali più boicottata, insieme con la Nestlè, la Coca Cola e la Nike (fonte: Altreconomia n. 54 - ottobre 2005).
PETA Europa ci ha informati che è in corso una moratoria del boicottaggio in atto contro la multinzaionale, sembra infatti che McDonald's abbia migliorato il suo comportamento a riguardo del trattamento degli animali; tuttavia, PETA continua a mantenere aperto un osservatorio sui comportamenti della multinazionale (notizia di agosto-settembre 2002 dal sito di Ethical consumer http://www.ethicalconsumer.org, visitato il 16/10/2005).

Tratto da "Mini guida al consumo critico e al boicottaggio" di Movimento Gocce di Giustizia. http://www.goccedigiustizia.it

Per approffondimenti cliccare sul titolo del Post.

Boicotta la Nike

Lo slogan di Nike "JUST DO IT!" FALLO E BASTA è anche il rapporto di lavoro che vige nelle fabbriche Nike in Indonesia e negli altri paesi dell'estremo oriente.

Nelle fabbriche Nike vigono le più dure condizioni di lavoro; Nike fa finta di niente dicendo che gli stabilimenti in questione non sono suoi, ma fabbriche alle quali subappalta i lavori. Ma ormai a questi giochi di scatole cinesi non crede più nessuno e le associazioni dei consumatori americane hanno portato in tribunale Nike per le menzogne che sta raccontando.

"Eh si, siamo capitalisti... e se ci capita di guadagnare qualche spicciolo, beh non dobbiamo chiedere scusa a nessuno".

E' questa l'isterica risposta di Nike alle campagne di boicottaggio, contro questa multi dello sportswear, che chiedono la fine della produzione in fabbriche senza diritti sindacali, ed anche della fine dello sfruttamento dei bambini come operai Nike.

La Nike invece di togliersi qualche spicciolo di profitto pensa bene di spendere ultriori capitali in pubblicità per insultare chi, dal basso, ne critica l'organizzazione schiavistica del lavoro. Sicuramente tutte le multi si somigliano, ma Nike, come Shell, McDonald's e Nestlé, è una delle più infami company del pianeta.

Fa impressione vedere come, malgrado tutto ciò, ai piedi ed addosso a centinaia di compagni/e trionfi il marchio d'infamia e d'oppressione di NIKE, facciamo si che questo non avvenga oltre BOICOTTIAMO NIKE, facciamo circolare l'informazione.


Per approffondimenti clicca sul titolo del post.

sabato 18 novembre 2006

Boicotta la Nestlè

  • Oltre che essere il principale produttore di latte in polvere, controlla fra il 35 ed il 50% del maercato mondiale, è la maggiore società agroalimentare del mondo.

  • Trasgredisce sotto molti punti di vista il codice OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sul latte in polvere nel Sud del mondo. promuove l'uso del latte in polvere attraverso la pubblicità, gli sconti sugli acquisti e la distribuzione di campioni gratuiti sia al personale sanitario che alle madri, favorendo così l'insuccesso dell'allattamento naturale, cosicchè il bambino viene a dipendere dal latte artificiale. Comperare il latte può costare più della metà dell'intero reddito familiare. Le madri sono costrette a diluire il latte in polvere e questo porta alla malnutrizione. Infine l'acqua che serve a diluire il latte è spesso malsana, ciò causa diarrea, disidratazione e morte di un milione e mezzo di bambini ogni anno , come denuncia l'Unicef.

  • E' uno dei più grandi commercianti di caffè e cacao, pertanto è uno dei massimi responsabili delle gravi condizioni in cui versano milioni di contadini del sud del mondo a causa dei suoi metodi commerciali totalmente ispirati alla logica del profitto.

E' in corso un boicottaggio internazionale coordinato da Baby Milk Action per indurla a sospendere le violazioni del codice di regolamentazione commerciale elaborato dall'OMS in materia di latte in polvere.


Per approfondimenti clicca sul titolo del post.

Boicotta la Coca-cola


Campagna di Boicottaggio Coca-cola.

Appello al boicottaggio.


SINALTRAINAL ESIGE GIUSTIZIA - BOICOTTA COCA-COLA

La Coca-Cola è responsabile della repressione attuata in Colombia dai paramilitari contro il sindacato SINALTRAINAL.

Otto omicidi, innumerevoli sequestri, aggressioni, trasferimenti forzati, montature giudiziarie e minacce.

Inoltre precarizzazione totale della manodopera e salari inferiori al minimo legale previsto in Colombia.

Il governo colombiano assicura l'impunità ai colpevoli di questi crimini.

Il SINALTRAINAL fa appello alla solidarietà internazionale e chiede a tutti di boicottare i prodotti Coca-Cola per ottenere:

- VERITA': l'accertamento della responsabilità di esecutori e mandanti dei crimini e delle violazioni dei diritti umani;

- GIUSTIZIA: la condanna di esecutori e mandanti, ma anche una politica aziendale che garantisca l'attività sindacale e condizioni giuste per tutti i lavoratori;

- RIPARAZIONE INTEGRALE: il risarcimento dei danni provocati dalla repressione alle famiglie delle vittime.

La REBOC raccoglie l'appello del SINALTRAINAL e promuove il boicottaggio in Italia.



Per approndimenti cliccare sul titolo del Post.

venerdì 17 novembre 2006

Kamasutra Exotic Liqueur

Kamasutra Exotic Liqueur
29,9% vol.
70 cl

Un liquore al ginseng che ti mette l'adrenalina nel sangue per durare tutta la notte ;-)

Funziona... è un espererienza personale.... Fidatevi ;-)


giovedì 16 novembre 2006

Associazione Sucania

Sucania è il nome di una bambina del lontano oriente. E' il segno che i soci fondatori di una associazione orientata verso i problemi dei rapporti con il terzo mondo, hanno voluto dare alla loro iniziativa. Alcuni venivano da esperienze in paesi del Centro-America, soprattutto dal Nicaragua al tempo della aggressione americana. Altri avevano radici in quell’area della sinistra italiana che non fa capo a nessun partito che trova e da energia ad una stampa indipendente, ad organismi di solidarietà, di cooperazione internazionale. In tutti il rifiuto dell'ingiusta spartizione tra paesi ricchi e paesi poveri e la chiara consapevolezza che la responsabilità dell'ingiustizia sta nello sfrenato modello di accumulazione capitalistica, nello sfruttamento operato nei confronti dei paesi deboli; la consapevolezza che se le armi sono lo strumento militare di repressione, le multinazionali sono il "braccio civile" della stessa oppressione.

Oggi SUCANIA è un’associazione iscritta all’albo regionale del volontariato, una Onlus, ma l’attività di promozione del commercio equo e solidale è realizzata senza nessuna esenzione, nel pieno rispetto di tutte le regole commerciali e fiscali, per dimostrare che un commercio “equo” è possibile.

La Storia

L’associazione nacque il 16 maggio del 1989 e la cooperazione, si svolgeva su due piani:

1. con la progettazione e realizzazione di progetti nei Paesi in via di Sviluppo

2. mediante un impegno in Italia organizzato nei settori della formazione, dell'informazione, dell'educazione allo sviluppo.

Tra le attività dell’associazione, a partire dal 1993, ha assunto un ruolo importante il Commercio equo e solidale. L’associazione ha promosso l’apertura di una “bottega del mondo” che propone prodotti alimentari ed artigianali provenienti dai paesi del Sud del mondo e prodotti nel rispetto della dignità del lavoro, con aiuti alla cooperazione ed alla formazione professionale, con una remunerazione equa per i produttori. Scopo del commercio equo è quello di fornire concrete possibilità di sviluppo ai produttori dei paesi del Sud del mondo e di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle politiche delle multinazionali e di molti Stati del mondo sviluppato che hanno effetti devastanti per le economie di quei paesi. Il commercio equo e solidale si ispira al rispetto della natura ed alla produzione biologica in campo alimentare.

La definizione di Commercio Equo e Solidale

La definizione dell'IFAT (International Fair Trade Association).

UNA NUOVA FORMA DI COOPERAZIONE

Il commercio equo e solidale è una partnership economica basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità tra Nord e Sud del mondo attraverso il commercio internazionale.
Il commercio equo contribuisce ad uno sviluppo sostenibile complessivo attraverso l’offerta di migliori condizioni economiche e assicurando i diritti dei produttori marginalizzati dal mercato e dei lavoratori, specialmente nel Sud del mondo.
Le organizzazioni di commercio equo, supportate dai consumatori, sono coinvolte attivamente nell’assistenza tecnica dei produttori, nell’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni e nello sviluppo di campagne volte al cambiamento delle regole e delle pratiche del commercio internazionale.

Le linee guida del commercio equo sono:

  • garantire ai piccoli produttori nel sud del mondo, un accesso diretto e sostenibile al mercato, al fine di favorire il passaggio dalla precarietà ad una situazione di autosufficienza economica e di rispetto dei diritti umani;
  • rafforzare il ruolo dei produttori e dei lavoratori come primari "stakeholders" (portatori di interesse) nelle organizzazioni in cui operano;
  • agire ad ampio raggio, anche a livello politico e culturale, per raggiungere una maggiore equità nelle regole e nelle pratiche del commercio internazionale.

Le organizzazioni che operano per un commercio equo e solidale sono accreditate a livello mondiale da IFAT, la federazione mondiale del commercio equo e solidale che definisce gli standard che gli operatori di commercio equo accreditati sono vincolati a rispettare, in un’ottica di verifica del corretto operato di tali organizzazioni e di trasparenza verso i consumatori e gli altri interlocutori.

I criteri del Commercio Equo e Solidale

Ecco i requisiti e criteri generali con cui opera un'organizzazione di commercio equo e solidale.

  • Le organizzazioni perseguono come finalità il sostegno a produttori economicamente svantaggiati e favoriscono un accesso sostenibile al mercato permettendo loro di passare da una posizione di povertà e vulnerabilità ed una maggiore sicurezza, sostenibilità e dignità.
  • Le organizzazioni sono trasparenti nella gestione e nelel relazioni commerciali e trattano in modo equo e rispettoso i propri partner. Ogni organizzazione individia adeguati sistemi di partecipazione per coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali e diffondere informazioni a tutti i partner.
  • Le organizzazioni si impegnano a sviluppare le capacità dei produttori, fornendo un supporto adeguato e garantendo continuità nelle relazioni commerciali. Ogni organizzazione si assume la responsabilità di sviluppare le capacità gestionali dei produttori e di ampliare il loro accesso ai mercati. Ogni organizzazione offre opportunità di formazione ai lavoratori.
  • Le organizzazioni diffondono informazioni sugli obiettivi del commercio equo e solidale. La pubblicità e le tecniche di marketing utilizzate devono essere trasparenti ed oneste. Ogni organizzazione si impegna a fornire i più alti standard qualitativi per i prodotti e per il confezionamento degli stessi.
  • E' considerato equo un prezzo concordato tra le parti tramite il dialogo e la partecipazione, che garantisca una retribuzione equa per i produttori ma allo stesso tempo sia sostenibile dal mercato. laddove esistono prezzi equi minimi (fair trade minimum price) stabiliti a livello internazionale, questi sono rispettati. Gli importatori garantiscono ai propri produttori partner il prefinanziamento della produzione e il pagamento tempestivo.
  • Le organizzazioni forniscono allo stesso modo a donne e uomini le opportunità per sviluppare le loro capacità. Ogni organizzazione è attenta alle particolari condizioni di salute e alle esigenze di sicurezza delle donne durante la gravidanza e l'allattamento.
  • Le organizzazioni forniscono allo stesso modo a donne e uomini le opportunità per sviluppare le loro capacità. Ogni organizzazione è attenta alle particolari condizioni di salute e alle esigenze di sicurezza delle donne durante la gravidanza e l'allattamento.
  • Le organizzazioni si impegnano a promuovere un ambiente lavorativo sicuro e salutare per i produttori, con acqua potabile, adeguatge strutture igieniche e accesso all'assistenza medica di base.
  • Le organizzazioni e i loro membri rispettano la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini, nonché le leggi e le norme sociali legate al contesto locale.
  • Ogni organizzazione massimizza l'uso delle materie prime derivanti da fonti gestite in modo sostenibile, possibilmente acquisendole localmente. Si utilizzano inoltre, laddove possibile, materiali riciclabili o facilmente biodegradabili per confezionare/imballare i prodotti.

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Il repparto dei strumenti musicali... Il quale è molto osservato dai collezionisti...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Il repparto strumenti musicali e dei presepi....
I presepi i pezzi clou della Bottega del Mondo...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Il repparto giochi per bambini...
a sinistra le macchinine in latta riciclata dal madagascar...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Esposizione di un tavolo in bambù con piatti, insalatiere e birre Equo e Solidali

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Scafale con i prodotti bellezza Natyr...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Alimentari Equo e Solidali...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Artigianato equo e solidale della Bottega del Mondo...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito:
sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

Associazione Sucania

Ingresso della Bottega del Mondo "Sucania" con la vetrina esterna...

Associazione Sucania
Corso Vittorio Emanuele II, 181
09123 Cagliari
Tel./Fax.: 070-654012
sito: sucania.blogspot.com
www.sucania.it
mail: sucaniaonlus@tiscali.it

giovedì 2 novembre 2006

Solidarietà

L'altra mattina mi sono imbattuto per strada in una persona sfortunata, vestita tutta stracciata e che portava tutti i suoi averi in due sacchetti di plastica...
Improvvisamente ho sentito qualcosa che si muoveva prepotentemente in me e mi diceva che questa persona aveva bisogno di aiuto e così ho deciso di darglielo... perchè dove qualcuno vedeva solo gli stracci... io ho visto la bellezza interiore e più nascosta...

Italiano in Fiat 500


Un tributo alla vittoria del mondiale di calcio dell'Italia... Che ha fatto riscoprire a tutti l'amore per l'Italia... e tornare a essere fieri di sventolare il tricolore italiano al vento!

Camera da letto

La mia camera da letto... si nota che sono sardo??

W la Sardegna!!!

Ghisbo

Concorso del giorno.... quanto calza di piede???

Ghisbo

Chissà che starà sognando... mmh... forse una bella gattina... ha pure la lingua fuori... manca solo che si metta a sbavare... ahahah

Pizza formato famiglia



Una grande pizza per un grande uomo...
Una pizza sarda formato famiglia... (salsiccia secca e pecorino)

Preghiera a Padre Bacco

Bidonì (OR) 08/10/2006

Il sacrestano del Novenario di Santa Maria di Ossolo, Bidonì.